questioni di genere

La letteratura internazionale su Law and Gender è in continua crescita e vanno sempre più diffondendosi corsi e master universitari dedicati specificamente allo studio del diritto in una prospettiva di genere. In questo ambito un’attenzione particolare è rivolta al diritto penale, nel quale più facilmente possono incontrarsi discriminazioni di genere, essendo persone di sesso maschile gli interlocutori privilegiati del sistema penale ed assumendo le donne molto spesso il ruolo di vittime. Gli studi condotti in proposito in altri Paesi hanno fatto emergere profili discriminatori non solo in disposizioni di legge che ancora espressamente attribuiscano una rilevanza penale diversa, in base al genere, a una medesima condotta (è ad esempio il caso della disciplina della prostituzione nel diritto inglese) ma anche – e in modo meno evidente – nella prassi dei tribunali, quando ad essere giudicata sia una donna o quando a quest’ultima debba essere riconosciuto il ruolo di vittima. Ancora più interessante è poi quella forma di discriminazione indiretta, che può derivare dalla conformazione di singole figure di reato o di istituti della parte generale che riflette modelli maschili di comportamento, ancorché destinati ad applicarsi anche alle donne autrici di reato. Benché poi gli studi di genere si siano per lo più sviluppati nella prospettiva di far emergere la discriminazione di cui le donne sono vittime nell’ambito dei diversi rami dell’ordinamento giuridico sul quale si fonda la società della quale fanno parte, in epoca più recente un contributo importante alla loro evoluzione è venuto dalle questioni sollevate dalla comunità LGBT, che pure risulta in molti campi discriminata o non adeguatamente tutelata, proprio in ragione degli stereotipi di genere esistenti.  All’approfondimento di queste tematiche è dedicata questa rubrica, coordinata dalla prof. Claudia Pecorella dell’Università di Milano-Bicocca.