19 febbraio 2019 |
La confisca e il sequestro di prevenzione
Il contributo è destinato al volume “La legislazione antimafia”, diretto da Enrico Mezzetti e Luca Luparia. Si ringrazia l’editore Zanichelli per averne consentito la pubblicazione su questa Rivista. Trattandosi di lavoro già accettato per la pubblicazione in altra sede editoriale, non è stato sottoposto alla consueta procedura di peer review.
Abstract. Il contributo analizza gli istituti del sequestro e della confisca di prevenzione (artt. 20 e 24 del c.d. codice antimafia). Viene ricostruita l’origine storica di queste misure patrimoniali e quindi esaminata l’attuale disciplina normativa, di cui vengono messi in luce i principali aspetti critici. Dalle ancora aperte questioni attinenti all’individuazione dei soggetti destinatari del sequestro e della confisca, alla non scontata definizione dell’oggetto di queste misure, fino ai delicati profili processuali e probatori – attinenti anche alla presunzione di origine illecita del patrimonio e alla giustificazione della sua legittima provenienza mediante l’evasione fiscale – e all’applicazione della misura nei confronti di eredi e aventi causa del proposto, nonché alla confisca di prevenzione per equivalente. Viene quindi condotta una breve disamina della giurisprudenza della Corte europea in materia di confisca di prevenzione e svolto un confronto con la misura statunitense della civil forfeiture. Il contributo si sofferma infine sulla questione della natura giuridica della confisca “di prevenzione”, analizzando il diritto (attualmente) vivente, ed esplorando un’alternativa qualificazione della misura in termini non “preventivi” (la prevenzione essendo una delle fondamentali funzioni svolte dalla misura, ma non l’elemento dirimente ai fini dell’individuazione della sua natura), e nemmeno “sanzionatorio-punitivi” (la confisca mirando ad apprendere patrimoni di origine illecita, rendendo il reato economicamente indifferente per il suo autore, e non già ponendo a suo carico un costo ulteriore rispetto all’arricchimento illecito conseguito). Una qualificazione, in ultima analisi, “civile”, in quanto avente nelle regole sul diritto di proprietà la propria ratio e il proprio referente costituzionale (art. 42 Cost.) e sovranazionale (art. 1 Prot. add. CEDU).
SOMMARIO: 1. Premessa – 2. L’origine e l’evoluzione storico-legislativa. – 3. I destinatari della misura. – 4. L’oggetto della confisca e del sequestro. – 4.1. I proventi del reato e la sproporzione patrimoniale. – 4.2. La prova della provenienza illecita dei beni da confiscare e il problema della giustificazione mediante l’evasione tributaria. – 5. Il concetto di disponibilità “allargata” e le ipotesi di intestazione fittizia. – 6. La confisca nei confronti degli eredi o aventi causa. – 7. La confisca per equivalente. – 8. Cenni sulla giurisprudenza europea e su profili di diritto comparato. – 9. La natura giuridica della confisca “di prevenzione”. – 9.1. Lo stato dell’arte. – 9.2. Alcune riflessioni di sintesi: la natura non punitiva (ma “civile”) della confisca di prevenzione.