22 dicembre 2014 |
Giudicato costituzionale, processo penale, diritti della persona
Osservazioni a margine di Cass. pen., sez. un., sent. 29 maggio 2014 (dep. 14 ottobre 2014), n. 42858, Pres. Santacroce, Est. Ippolito, Ric. P.G. Napoli in proc. Gatto.
Per leggere il testo della sentenza, già edita su Diritto penale contemporaneo, clicca qui.
Il contributo è ora pubblicato nel n. 1/2015 della nostra Rivista trimestrale. Clicca qui per accedervi.
SOMMARIO: 1. Tre quesiti - 2. La possibilità e misura d'incidenza del giudicato costituzionale sul giudicato penale - 2.1. Premessa - 2.2. Norma penale, giudicato costituzionale, giudicato penale - 2.2.1. La prospettiva strutturalista. La distinzione tra incostituzionalità e successione temporale di leggi penali sul piano dell'efficacia giuridica - 2.2.2. La prospettiva garantista. Il bilanciamento tra il rigore del giudicato penale e la tutela dei diritti della persona - 2.3. Processo penale, giudicato costituzionale, giudicato europeo. L'immanente cedevolezza ovvero la forza del giudicato penale a fronte della massima tutela dei diritti fondamentali - 3. La necessità d'incidenza del giudicato costituzionale sul giudicato penale - 4. Le modalità d'incidenza del giudicato costituzionale sul giudicato penale - 4.1. Obbligo motivazionale del giudice della cognizione e poteri del giudice dell'esecuzione nel ridefinire il bilanciamento tra circostanze - 4.2. Pena legittima e garanzie della persona in sede esecutiva - 4.2.1. Discrezionalità giudiziale della magistratura di esecuzione e ridefinizione della sanzione nell'ipotesi di sicura applicazione della norma incostituzionale in sede di cognizione - 4.2.2. Vincolatività assiologica del giudicato e individuazione della pena legittima da eseguire nell'ipotesi di non certa applicazione della norma incostituzionale in sede di cognizione - 5. Conclusioni.